La terapia odontoiatrica nella Sindrome delle apnee ostruttive del sonno
L'Odontoiatra Esperto in Medicina del Sonno può avere un ruolo chiave nella diagnosi e nella cura di questa patologia molto diffusa e a volte misconosciuta, così impattante sulla qualità del sonno e della vita di chi ne è affetto.
La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) è una patologia respiratoria caratterizzata da ripetuti collassi delle vie aeree superiori che causano ostruzione del passaggio dell'aria, associata a frequenti risvegli dal sonno.
Si stima che in Italia almeno due milioni di persone siano affette da OSAS in maniera medio-grave, ma solo una minima percentuale di esse ha avuto una diagnosi ed è in trattamento.
L'OSAS è associata ad una maggiore incidenza di sindrome metabolica, diabete di tipo 2, depressione e di malattie cardiovascolari (aritmie, infarto miocardico, ipertensione arteriosa, ictus) di cui aumenta anche la mortalità.
Nelle persone che ne soffrono c'è un maggiore rischio di incidenti automobilistici, occupazionali e domestici dovuti all'eccessiva sonnolenza diurna causata dai ripetuti risvegli dal sonno.
Il livello di gravità della sindrome delle apnee notturne si definisce in base all'indice AHI (Apnea Ipopnea Index) che quantifica il numero di apnee e ipopnee per ora di sonno. Tale dato è ottenibile solo mediante esami strumentali specifici quali la polisonnografia o la poligrafia notturna.
Le opzioni terapeutiche per la cura dell'OSAS sono multidisciplinari e scelte in base alle necessità del paziente e alla severità della patologia.
La ventilazione notturna con Cpap (Continuous Positive Airway Pressure) è il trattamento di prima scelta nei pazienti con OSAS severa. E' un dispositivo medico prescritto dallo Pneumologo che tramite l'applicazione di una maschera nasale o oro-nasale durante il sonno somministra pressione positiva crescente che consente di mantenere stabile il volume delle vie aeree impedendone il collasso.
Altra opzione terapeutica è la chirurgia, di pertinenza dell'Otorinolaringoiatra o del Chirurgo Maxillo Facciale. Solitamente è indicata in casi selezionati.
Per i casi di OSAS moderata o lieve, di semplice russamento o nei casi di OSAS severa in cui il paziente non tollera la Cpap, una delle terapie di prima scelta è l'apparecchio di avanzamento mandibolare o MAD (Mandibular Advancement Device).
Tale terapia è di pertinenza dell'Odontoiatra Esperto in medicina del sonno odontoiatrica, che lavora in equipe con gli altri specialisti del sonno per garantire al paziente le cure più individualizzate possibili.
I MAD sono apparecchi odontoiatrici da usare durante le ore di sonno, la cui funzione è quella di mantenere la mandibola in una posizione avanzata anteriormente, favorendo in questo modo un allargamento dello spazio retro linguale e retro palatale prevenendo il collasso delle vie aeree. Si possono così ridurre sensibilmente o risolvere gli episodi di apnee notturne.
Il MAD connette le due arcate dentarie superiore e inferiore ed esercita la sua funzione attraverso diversi meccanismi di avanzamento. Per risultare più efficace e tollerabile questo dispositivo deve essere necessariamente costruito su misura, essere attivabile, confortevole e biocompatibile. Con le nuove tecnologie a disposizione dell'odontoiatra del sonno questo è facilmente ottenibile.
Realizzare apparecchi su misura fa parte della pratica quotidiana del dentista che può prendere le impronte in maniera tradizionale, oppure con lo scanner intraorale esegue una scansione delle arcate dentarie del paziente e le trasforma in un file digitale che invierà con flusso informatico al proprio odontotecnico.
L'attivabilità, cioè la possibilità di modificare la posizione di avanzamento della mandibola in corso di terapia, migliora l'efficienza del MAD con un adattamento progressivo della muscolatura masticatoria. Questa è un requisito ormai imprescindibile di tutti gli apparecchi odontoiatrici per la cura delle apnee.
Il comfort e la biocompatibilità sono le caratteristiche principali dei MAD di nuova generazione che sono totalmente realizzati digitalmente e prodotti con tecnologia CAD/CAM (Computer Assisted design/Computer Assisted Manifacturing). Questo migliora la precisione, ottimizza il design e la qualità dei materiali, e permette la realizzazione di un apparecchio confortevole e dal minimo ingombro.
Una volta scelto e applicato il Mad adatto al paziente, il dentista lo accompagnerà nella terapia fino al raggiungimento del massimo beneficio ottenibile, per il quale di solito sono necessari circa 6 mesi, con variazioni individuali in base alla gravità della patologia.
Durante questo periodo si eseguono controlli periodici per valutare i miglioramenti , gli eventuali effetti collaterali e la quantità di attivazioni necessarie per la risoluzione della sintomatologia.
L'apparecchio solitamente è da subito tollerato e garantisce una buona adesione alla terapia da parte del paziente che lo usa in maniera continuativa. Gli effetti collaterali più comuni sono in genere transitori, e legati a problematiche di adattamento muscolare e dentale: dolori ai denti, tensione muscolare, ipersalivazione o iposalivazione.
Terminata la fase di attivazione e adattamento si esegue una poligrafia di controllo per avere oltre alla risposta soggettiva del miglioramento dei sintomi da parte del paziente anche il dato oggettivo dell'indice AHI raggiunto.
La terapia con MAD è da considerarsi a vita e deve essere valutata periodicamente dal dentista del sonno per monitorare la salute dei denti che supportano l'apparecchio e la sua l'efficacia nel tempo, decidendo volta per volta se sono necessarie ulteriori attivazioni, modifiche, o integrazioni terapeutiche.
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F. Milano, A.L. Gracco, M. Di Gioiosa. La gestione odontoiatrica del paziente con Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno.Manuale pratico. Milano, Edra, 2019.
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27/11/2021
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